Nella seicentesca chiesa di San Pietro in Valle diversi sono i nomi delle famiglie che compaiono in lapidi e tombe e che legarono il loro nome perché parteciparono alla sua decorazione.

Guido Nolfi dono' il busto di bronzo di S.Pietro del XVI sec.

Nella stessa chiesa fu battezzato Giacomo Torelli e qui venne anche sepolto, nella cappella dedicata a S. Carlo Borromeo della famiglia Pietrucci, che è la seconda a sinistra.

Alcune epigrafi   poste  sulle  due  pareti  laterali  del  presbiterio    ricordano Francesco  Marcolini  e  il  figlio Francesco Maria che provvidero alle spese per la decorazione del presbiterio in questione.

Francesco di Matteo Marcolini decorò la cappella absidale della chiesa commissionando a Guido Reni la pala della “Consegna delle chiavi” di cui oggi ci rimane la copia eseguita da Carlo Magini mentre l’originale Napoleone lo ha portato fine Settecento al Louvre ove ancora oggi si trova.

Mentre i suoi eredi commissionarono le altre due pale al Cantarini “S.Pietro risana lo storpio” e  a Loves” S. Pietro resuscita Tabita” ora le opere si trovano ai Musei Civici.

I Marcolini commissionano anche la decorazione dell’ultima cappella a sinistra dedicata a S.Paolo.